Spaghetti Blog



Lo faccio all'italiana

sabato 10 maggio 2008

Pop Art dei giorni nostri


Era chiaro l'intento: una provocazione artistica ad una città ed una regione che lentamente si liberano da un cancro che un tempo sostituiva con successo lo stato, ma che da troppi anni si contrappone ad esso con violenza bloccando l'economia del sud e trascinando verso il basso l'intero paese.

Sono riusciti a strumentalizzare anche questa iniziativa tentando di attribuirle una firma mafiosa, come se fosse un'inneggiare in stile pop art ad uno dei boss ancora latitante. Forse non avevano letto la parola "l'ultimo" o i simboletti "$$$$" del dollaro con chiara ironia sul cognome "denaro"...

fatto sta che gli autori, degli studenti, sono dovuti uscire allo scoperto togliendo un pò dell'alone di mistero che completava l'opera d'arte graffitata sul muretto di cinta della cattedrale di Palermo.

Chi conosce la città sa qual'è il contesto e sicuramente non condanna il gesto come se fosse stato fatto ad esempio nel centro storico di Roma, come rimane il fatto che tra le mille scrittacce ed inutili "teg" che rimangono inpunite questa esecuzione (prontamente censurata) spicca per il contenuto e l'impatto estetico; ma i ragazzi dovranno sicuramente pagare una multa, senza contare il fatto che il loro fare "outing" li espone alle angherie non tanto dei mafiosi quanto dei troppi giovani esaltati che hanno come modello i boss e li idolatrano al pari di star dello spettacolo o di storici leader politici.

Sono quindi culturalmente solidale a Filippo Bartoli e Alessandro Giglio.

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