Spaghetti Blog



Lo faccio all'italiana

domenica 29 marzo 2009

La formazione di una Coppia (Post n° 100!)

Concorso "100 post": Chi mi indovina il film da cui è tratta l'immagine vince un mappamondo.

La formazione di una coppia prevede almeno tre tappe, scandite da crisi praticamente annunciate:

Tappa numero uno, la fusione: penso come te, intuisco i tuoi pensieri, ci capiamo senza parlare, la complicità è totale...ci si ritrova nei panni del bambino di un tempo, in uno stato di totale regressione...in altre parole in quella fase idilliaca in cui si viveva in simbiosi con la propria madre...l'equazione della coppia è 1 + 1 = 1, l'io è annullato a vantaggio del noi...si vive insieme, si esce insieme, non si fa niente senza l'altro fino all'asfissia...a volte, ovviamente; è l'illusione su cui si fonda la vita a due, si è convinti di aver finalmente trovato il proprio doppio...

Quando si ascoltano le coppie capita spesso di avvertire una certa nostalgia per i primi tempi della relazione:è come se si rifiutassero di abbandonare questa fase di risveglio e di rivelazione...la terapia consiste nell'accettare e nel comprendere che un'altra realtà fa parte del passaggio iniziatico e che questo processo di maturazione è un'occasione di crescita per la coppia, bisogna imparare a rinunciare agli aspetti ormai superati della propria storia per continuare a costruire su altre basi...all'elaborazione del lutto fa seguito un percorso di rinnovamento, dopo la necessaria fase di idealizzazione è indispensabile evolvere verso una relazione costruttiva, fondata sulla comunicazione e sulla comunione: questo significa accettare il passaggio dal principe azzurro al compagno autentico, con il suo amore e le sue debolezze...per innamorarsi è necessario essere liberi mentalmente, disponibili, pronti all'incontro...l'altro pronuncia una parola, compie un gesto, lancia uno sguardo, ed ecco che scatta il meccanismo...perchè è proprio lui, al di là di ogni spiegazione razionale è una sottile alchimia che agisce, coinvolgendo le emozioni più profonde...anche se tutto sembra casuale esiste in realtà una rappresentazione inconscia che rende possibile l'avvicinamento.....

Tappa numero 3, l'esplorazione di sè e dei propri limiti:ciascuno dei due vuole vivere alcune cose in coppia e altre da solo...è la fase delle uscite con le amche, della riscoperta di attività prima trascurate, degli eventuali amanti, per mettere alla prova i sentimenti e ricevere conferme sul proprio potere di seduzione...E' iniziato il braccio di ferro per scoprire chi dei due avrà la meglio sull'altro...anche in questo caso si rischia fortemente di perdersi:in assenza di dialogo, frustrazioni e silenzi si accumulano come la calma prima della tempesta...E' solo dopo aver superato con successo queste prime tre fasi che la coppia raggiunge la piena maturità...alla fusione si privilegia la vicinanza, percepita come meno distruttiva: ognuno si accetta con i suoi desideri, le sue priorità, ma anche con i suoi blocchi e difese, e ognuno decide con cognizione di causa di mettere in comune quello che gli sembra accettabile e necessario affinchè la coppia continui a funzionare; non contenti di pagare insieme l'affitto, si vuole costruire intorno a sè una vera storia, altrimenti invece che di coppia sarebbe più corretto parlare di coinquilini...questo modo di procedere presuppone amore...

Questo modo di procedere presuppone amore, disponibilità all'ascolto e capacità di negoziazione, senza per questo lasciare spazio a compromessi inaccettabili...con il passare degli anni, se tutto va bene, la coppia arriva a vivere in sinergia, i figli sono cresciuti o hanno abbandonato il nido, i giochi professionali sono ormai fatti, il distacco permette di attingere alle proprie risorse e dedicare maggiore attenzione agli altri...Alcuni innamorati superano queste tappe passo dopo passo, mano nella mano, altri finiscono con il lasciarsi, alcuni falliscono una prima volta e affrontano poi con successo un nuovo tentativo...altri elaborano di volta in volta nuove strategie per vivere in due......

ed è così che un banale incontro si trasforma in un'eterna storia d'amore o in un fiasco colossale...non esistono regole , non esiste una durata normale , e neppure una ricetta che garantisca la riuscita...
L.d.A.

venerdì 27 marzo 2009

Preludio della stupidità

I Supertramp sono i Supertramp, inutile commentarli... e questo brano potrebbe anche non piacere ai più: è la loro Bohemian Rapsody, se mi permettete il parallelo anacronistico, e questo video/live gli rende perfettamente giustizia.. va visto dall'inizio alla fine.

giovedì 19 marzo 2009

"Whispers through my Gran Torino..."

Essere anziani in un mondo che cambia, esserlo anche dentro se non anagraficamente.. capita a tutti.
Scoprire anche che spesso è bella la differenza dell’altro, non mescolarsi e assimilare, ma percepire il fascino della diversità.
Tutti siamo affezionati al mondo che ci circonda e infastiditi dai cambiamenti, dai corpi estranei; ma sta all’uomo intelligente distinguere nei corpi estranei quelli benigni da quelli maligni.. senza cadere nell’ignoranza del “sò tutti uguali”, anche nei casi in cui di elementi buoni se ne trovano davvero pochi.
E può succedere anche che questo essere anziani ci fa portare dentro dei pesi morali dei quali non sappiamo sgravarci, e che la via possa essere la più inaspettata.. seppur passando attraverso i nobili canali dell’amore paterno, dell’attaccamento al territorio, al quartiere, al paese, della giustizia e soprattutto del sempre-verde eroismo.
E cosa può simboleggiare un’automobile, che tanti considerano solo un mezzo di trasporto, per chi ha un animo talmente profondo da attribuirle valore sentimentale ed artistico?
In Gran Torino ognuno può trovare tanto, fino alle lacrime, in un film dalla regia eccellente ma letteralmente ucciso dal doppiaggio italiano che ha reso farsesca la maggior parte dei dialoghi. E poi c’è Clint, che è sempre Clint.

martedì 3 marzo 2009

Esiste il male assoluto?

Se sbaglia un uomo non è più uomo? Esiste una colpa indelebile, un peccato originale dal quale è impossibile trascendere? C'è un tutto nero ed un tutto bianco... o forse queste sono le semplificazioni che permettono di vivere bene in un borghese sonno della ragione della critica e dell'intelligenza?


Solo per menti libere

 

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