Spaghetti Blog



Lo faccio all'italiana

giovedì 19 giugno 2008

La nona e la classe A



L'altro giorno parlavo con Massimo, forse la persona artisticamente e culturalmente a me più affine, che manifestava dissenso riguardo alla colonna sonora dello spot "Fiat Grande Punto" che vede protagonista la voce dell'immortale (purtroppo solo nel ricordo e nel suo lavoro) Rino Gaetano nella sua Berta Filava; il mio amico non apprezza il fatto di inserire in un prodotto commerciale come una pubblicità un brano di un artista sopra le righe come Rino al quale è particolarmente affezionato, ed io non capivo trovandolo un modo seppur basso di rilanciare al grande pubblico il mitico cantautore e soprattutto il suo messaggio.

Poi ho visto lo spot che qui allego al post, quello della classe A, ed ho capito cosa intendeva Massimo. E' sì un bel prodotto artistico, ben fatto da tutti i punti di vista, ma le note della nona sinfonia di Beethoven (quella comunemente conosciuta per l'inno alla gioia contenuto nel suo quarto movimento) mi sono sembrate un pò troppo. Quella che alcuni cinefili conoscono anche come "la nona del Ludovico Van" è a mio parere la più grande creazione musicale di tutti i tempi e posta sulla pubblicità di una mercedes mi è sembrata un pò sminuita e declassata... naturalmente anche in questo caso a muovere i miei sentimenti è il profondo affetto che provo per l'opera in questione e per il magnifico suo compositore.

sabato 7 giugno 2008

Lutto nel cinema


Lucci: "Definisci il cinema"

Dino Risi: "Un uomo con una pistola e una donna nuda"

Da Quotidiano.net:
Roma, 7 giugno 2008 - Lutto nel mondo del cinema: Dino Risi è morto questa mattina a Roma. Regista e scenaggiatore, aveva 92 anni.
nella sua lunghissima carriera il successo arriva grazie a Pane, amore e... (1955), sequel dei fortunati Pane, amore e fantasia e Pane, amore e gelosia, che raccontano le comiche imprese del maresciallo Carotenuto (interpretato in tutte le pellicole da Vittorio De Sica), che nei primi due film, diretti da Luigi Comencini, era corteggiato da Gina Lollobrigida, mentre nel terzo episodio della serie, quello diretto da Risi, si trova inseguito da Sophia Loren.

Continua così con Poveri ma belli (1956), commedia girata con pochi soldi, ma che riscosse grande successo. Da qui dirige tanti grandi attori, ma principalmente lavora con Alberto Sordi, Nino Manfredi e Vittorio Gassman, i suoi "prediletti". Con Sordi dirige Il vedovo (1958), satira di costume, mentre dirige Gassman in un film che consacra l'attore genovese, Il mattatore (1959).
Gli anni' 60 consacrano il cinema di Dino Risi, tanto che vari critici arrivano ad accostarlo a Billy Wilder. Offre a Sordi un ruolo drammatico in Una vita difficile (1961), a fianco di Lea Massari, e rivoluziona la commedia privandola dell'happy-ending in Il sorpasso (1962), ancora con Gassman, che dirige anche nel graffiante film ad episodi I mostri (1963), accanto a Ugo Tognazzi.

Una critica delle vacanze dei ricchi arriva in L'ombrellone (1965), dopodiché lavora con Totò nel film Operazione San Gennaro (1966), mentre riesce a non far parlare per l'intero film Tognazzi in Straziami, ma di baci saziami (1966).
Nel film a episodi Vedo nudo (1969) affronta il tema della sessualità dopo il Sessantotto, con un Manfredi che si cimenta in ben sette personaggi diversi: sulla stessa falsariga seguiranno Sessomatto (1973), con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli, e Sesso e volentieri (1982), con Johnny Dorelli, la Antonelli e Gloria Guida.

Negli anni '70 fotografa benissimo i vizi e i gravi difetti degli italiani nel capolavoro In nome del popolo italiano (1971), con la coppia sempre affiatata Tognazzi (nel ruolo del giudice integerrimo) e Gassman (in quello del viscido Lorenzo Santenocito), riscontrando sempre un grande successo di pubblico e critica.
Passa poi al dramma psicologico con Anima persa (1976) e Profumo di donna (1974), due pellicole straordinarie, tratte entrambe da romanzi di Giovanni Arpino e interpretati da un perfetto Gassman: di quest'ultimo film sarà poi girato un remake hollywoodiano, Scent of a Woman - Profumo di donna, con Al Pacino, diretto da Martin Brest, nel 1992.
Torna a lavorare insieme a Mario Monicelli e Ettore Scola in I nuovi mostri (1977), un altro film a episodi, e dirige Renato Pozzetto in Sono fotogenico (1980) e Lino Banfi in Il commissario Lo Gatto (1986). Da ricordare anche Fantasma d'amore (1981), nel quale racconta una nostalgica storia d'amore tra Marcello Mastroianni che rincorre la defunta amante, una straordinaria Romy Schneider, per le strade di Pavia.

Negli anni '90 lavora per l'ultima volta con l'amico Gassman in Tolgo il disturbo (1990) e realizza Giovani e belli (1996), un fallimentare remake di Poveri ma belli.
Nel 2002 riceve il Leone d'Oro alla carriera. Nel settembre del 2004 è uno degli ospiti d'onore della prima edizione del "Festival della Mente" di Sarzana (SP). Nel 2005 pubblica "I miei mostri".

Per una trentina di anni, vive in una camera di albergo a Roma, nel cuore del quartiere Parioli, dove si spegne la mattina del 7 giugno 2008

Crazy blood

La storia nel cinema ed il cinema nella storia.
Il cinema Italiano di una volta nel cinema Italiano di oggi in questo periodo d'oro.
Il periodo più tragico ed affascinante del 900 Italiano visto con incredibile giustizia storica, quella che restituisce dignità a quelle figure che erano state infangate dalla storiografia dei vincitori e non quella della verità. Tra tutte la Decima Flottiglia Mas, una dei simboli di volontà, gloria e limpidezza nel periodo in cui gli schieramenti politico-militari, da enterambe le parti, sono riusciti a dare il peggio.
Un film lungo ma mai noioso, d'azione nel suo pur essere riflessivo e dalla sceneggiatura eccezionale; esteticamente all'altezza del compito ed a tratti addirittura pulp.

Invece:
Nota dolente, giusto per citarlo, su "Carnera, the walking mountain": la storia bellissima del nostro glorioso pugile della prima parte del secolo scorso, ma raccontata con uno stile da fiction di canale5... na cafonata insomma.

 

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