Spaghetti Blog



Lo faccio all'italiana

domenica 31 maggio 2009

Idea e Rivoluzione

' Nondimeno, se nasceva una discussione, bastava un anarchico, sia pur l’ultimo e analfabeta, ma non erano quasi mai analfabeti anche se facevano un mestiere, per tener testa a un gruppo di socialisti.
“È vero o no” gli dicevano a che più si combatte insieme e più s’avvicina il giorno in cui ci sarà un mondo senza classi, senza più sfruttati e senza più sfruttatori?”.
“Poniamo di si” l’anarchico rispondeva.
“Come poniamo? Il numero fa o non fa la forza?”.
“Il numero fa gregge. Collettive sono le pecore che hanno sempre bisogno di tre cose: del pastore, del cane e del bastone. L’individuo è libero e arbitro di tutte le sue azioni”.
“Parli come un capitalista”.
“E vojaltri come dei preti”.
E venivano alle mani.
E nel migliore dei casi; “Con te non si può discutere. Voi anarchici siete dei Poeti”. '
( Vasco Pratolini )



Chi mi conosce sa da quale parte io starei in questa ottocentesca discussione, che il mio peregrinare telematicho ha portato fortuitamente tra le mie letture.
Abbiamo davanti a noi due rivouzionari ("E venivamo alle mani") che portano avanti le loro incomplete idee del mondo. Il socialista dalla sua ha una corretta ed efficace formula per muovere le masse e governare, al contrario l'idea individualista anarchica perde nel concreto in quanto folle utopia, ma il singolo anarchico tiene testa al gruppo di socialisti perchè ha qualcosa di più, di ultraumano ("Voi anarchici siete dei Poeti").
Ecco che arriviamo al dunque, ma prima soffermerei l'attenzione sulla frase "Parli come un capitalista" che messa così sembra una forzatura tesa alla provocazione ma contiene una grande verità: l'idea liberal-capitalista ha un evidente fondamento anarcoide (libero mercato, libera iniziativa, nessuna regola, nessun intervento dello stato etc.).. ora avete capito da che parte sto, sempre che voi condanniate come me i concetti anti-sociali contenuti nella precedente parentesi. ("L'anarchia è il primo gradino del potere assoluto." - Napoleone)
Dunque, dicevamo, al socialismo puro manca quel qualcosa di poetico, di sovraumano, di (azzarderei etimologicamente) religioso, che nella scientifica dottrina di Marx non troviamo e che fungerebbe da motore trainante alla rivoluzione.
Se quest'ultima verrà fatta dalle masse, esse non si possono considerare come atomi indivisibili.. ma come l'insieme dei milioni di cellule (i cittadini) che appartengono al pulsante cuore (il nuovo stato). Se non si riesce a raggiungere la volontà del singolo e trasmettere ad esso l'idea di appartenenza ad una comunità di fratelli si va incontro al fallimento, ed a chi tira in ballo il proletariato lancio la mia sfida nel trovarne i veri confini e le specificità.. soprattutto nel mondo odierno.
Ecco che da sè riaffiora un vecchio sogno, per molti un'illusione creata a tavolino dalla borghesia: la Nazione.
Il concetto di Nazione nel senso moderno è considerato ormai superato, ma i contenuti di Identità Culturale riacquistano valore soprattutto in un mondo globalizzato in cui le peculiarità dei popoli vanno sparendo. Sono innumerevoli i casi in cui assistiamo a strenue difese delle identità e delle tradizioni, e questo accade in ogni angolo del mondo.. dimostrazione che il concetto di "comunità di sangue" è insito nelle tradizioni ancestrali dell'uomo se non innato: è quello che Weber definisce "Volkgeist", uno "spirito di popolo" che spinge da dentro l'uomo alla tensione propria del senso di appartenenza che oggi consideriamo al di là della razza o del luogo di nascita ("Nell'Idea va riconosciuta la nostra vera patria. Non l'essere di una stessa terra o di una stessa lingua, ma l'essere della stessa idea è quel che oggi conta." - Julius Evola).
Ecco che il solo e piccolo uomo capisce di essere parte di una comunità e di appartenerle, ecco che si batte l'atomismo individualista proprio del liberalismo e che si pone un cappello spirituale all'incompleta base del sistema socialista. Ecco che avviene la rivoluzione, come sintesi dell'antitesi Identitaria e di quella Sociale, ecco il socialismo nazionale.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Splendido Gentilucci, ti assicuro, splendido. Significativo il testo ottocentesco, mirabile e senza una grinza la ricostruzione e l'analisi da te compiuta. Socialismo Nazionale? A NOI!

Massimo.

Anonimo ha detto...

Camerata Gentilucci tutto il rispetto per ciò che hai scritto... Ho letto ed ho apprezzato. Proprio xchè so che con te ci può stare il confronto vorrei farti riflettere su alcuni punti della visione rivoluzionaria che ho io visto anche che hai citato il Buon caro Vecchio Marx... allora dal momento in cui nella produzione sociale della loro esistenza, gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari,indipendenti dalla loro volonntà, in rapporti di produzione che corrispondono a un determinato grado di sviluppo delle loro forze materiali. e proprio l'insieme di questi rapporti di produzione costituisce la struttura economica della società, ossia la base reale sulla quale si eleva una sovrastruttura giuridica e politica e alla quale corrispondono forme determinate della coscienza sociaale. il modo di produzione della vita materiaale condiziona,in generale, il processo sociale, politico e spirituale della vita. quindi non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza. Detto questo l'individuo proprio per le cose dette fino ad ora deve negare la morale individualista negare quella morale predicata dai borghesi quella dedotta dai comandamenti di dio oppure da frasi idealiste o semi-idealiste. Bisogna negare tutte queste morali che sono tratte da una concezione extra-umana, al di fuori delle classi xchè sono inganno una truffa...perchè per fare una rivoluzione devi abolire lo stato di cose presente e per farlo devi considerare le condizioni materiali oggettive senza perder tempo a trovare il sovraumano...anche perchè il tempo passa e noi rivoluzionari stiamo in un ritardo storico spaventoso... dai dimmi che ne pensi... quindi ti ripeterò fino all'infinito LOTTIAMO PER UN SOCIALISMO INTERNAZIONALE... ihihih
oraa già lo so inizieranno ad insultarmi e vabbè...è un rischio che correrò...
Ciao Camerata
Compagna uggias =)

Matteo G ha detto...

Non credo ti insulteranno, il mio blog non è fatto per questo..
Io prendo l'uomo antropologico, e so che esso ha per natura, dalla notte dei tempi, cercato una spinta ed un perchè nel sovrannaturale. Negare all'uomo questo aspetto ascetico è snaturarlo. La psicologia insegna che gli stessi tipi di pulsioni possono essere indirizzati nel male (devianza) e nel bene (creatività).. se rapportiamo questo concetto alla sociologia politica vediamo che le sovrastrutture borghesi sono deviate, ma quella dell'identità nazionale è l'unica vera spinta sociale, seppur sovrastrutturale, che può portare un intero popolo alla rivoluzione. Questo aforisma «Ragione e passione sono timone e vela della nostra anima navigante», di Kahlil Gibran, mi aiuta a spiegare: la tua idea mi fornisce un forte e preciso timone, ma senza una vela che raccolga i venti il bastimento della rivoluzione non si muoverà mai.
Cmq sei stata fortissima nel riassumere la tua idea, forse per i più un pò troppo tecnica, ma è sempre un piacere trovare il confronto intellettuale con chi come me vive di un'Idea.. anche se prima o poi ti porterò dalla mia parte ;o)

Anonimo ha detto...

Sará pero importante escludere in un ottica di rivoluzione e svolta, chi di una nazione conserva la falsa identitá e lotta con forza per sviare gli interessi socio-politico-economici di un popolo e della sua nazione stessa, al bieco servizio di poteri noti, ma divenuti cosi forti dal renderci abbagliati e intontiti. In due parole: massoni e giudei.

Matteo G ha detto...

Caro e sconosciuto Anonimo, palesati!
Il tuo discorso è esatto e ben espresso, solo sui giudei è opportuna una precisazione.. questo non per un perbenismo politically correct ma per onestà intellettuale.
Andando oltre le concezioni di discriminazione razziale o religiosa non ha senso considerare il giudaismo in sè come un nemico, tranne quando tiene un comportamento al livello locale di "mafia etnica" (come fanno anche i Cinesi) o al livello economico internazionale di "lobby sionista" ed in entrambi gli ambiti anche di "para-massoneria". Il problema è che questo accade sempre, tranne alcuni sparuti casi che rendono necessarie le specificazioni di cui sopra.. giusto per non fare di tutta l'erba un fascio.

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

 

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