Spaghetti Blog



Lo faccio all'italiana

lunedì 28 gennaio 2008

La giornata della memoria..


Immaginate di rinchiudere qualche centinaio di topi in un campo di bocce, che avete provveduto a recintare con alte pareti di legno, per tre lati su quattro.
Il quarto lato – uno di quelli lunghi – non ha bisogno di pareti, poiché subito accanto alla sabbia c’è l’acqua di uno stagno: in quella direzione i topi non potranno andare.Gettate nel campo un po’ di cibo, che sia sufficiente a tenerli in vita, ma non a sfamarli tutti.
Quando il nervosismo per la fame cresce, e la ricerca di cibo diventa più spasmodica, infilate un dito in uno dei tanti forellini che avete praticato sulle pareti di legno, e aspettate che i topi ve lo morsichino. A quel punto urlate di dolore, prendete lo schioppo e ne fate fuori una decina. I topi per un momento si calmano. Tornate a gettare del cibo, poi riducetene la dose, lasciate che la fame cresca, tornate a infilare il dito in un forellino, e impallinate nuovamente quelli che ve lo morsicano.
Se qualcuno protesta per il continuo massacro dei topi, mostrategli il dito ferito, e spiegategli che i topi devono imparare a rispettare chi li nutre.
Dopo aver ripetuto il ciclo per un po’ di tempo, riducete drasticamente le quantità di cibo, obbligando i topi ad ammazzarsi fra di loro pur di riuscire a sopravvivere.
Vedrete così che i più forti riusciranno comunque a nutrirsi, ...... mentre i più deboli si lanceranno con disperazione verso le pareti, cercando a tutti i costi di uscire da uno dei forellini che avete praticato.
A quel punto vi trovate obbligati a rinforzare le pareti con delle lastre di acciaio, perchè i topi rischiano di scavarsi nel legno una via di uscita. Niente più forellini, niente più morsicature, niente più punizioni.
Interrompete del tutto la somministrazione di cibo, e restate semplicemente a guardare. Quando lo scompiglio e la disperazione avranno raggiunto i massimi livelli, vedrete che i topi cercheranno di scavare delle gallerie sotto le pareti rinforzate, pur di uscire alla ricerca di cibo. A quel punto chiedete gentilmente ai vostri amici egiziani di tappare quelle gallerie.
Benvenuti a Gaza.
Massimo Mazzucco

sabato 26 gennaio 2008

La scuola del ciabattino


“Signore, dimmi qual è il miglior stratega militare di sempre.”
“Quel ciabattino, che vive e lavora in un villaggio.”
Rousseau

Si auspica che chi sia destinato ad essere qualcuno lo diventi, almeno io credo che sia così, e la società dovrebbe essere in grado di riconoscere il talento e di aprire la strada a chi ha le potenzialità per percorrerla. Secondo la teoria di principio appena espressa, in una società come la nostra che fonda il merito su istruzione e relativi pezzi di carta, la presenza di scuole private è assolutamente priva di senso nonché antitetica.
Il possedere soldi non è una prerogativa meritocratica. Anche se parlassimo in termini liberisti e liberal-borghesi, e quindi riconoscessimo il fatto di possedere soldi come certificato di abilità e merito, nel caso dell’istruzione non troveremmo fondamento in quanto il denaro è posseduto dal genitore che paga la retta e non dall’alunno in questione.
Il livello raggiungibile è ancora strettamente legato alla classe sociale di partenza, o almeno lo sarà finché le naturali strade di ascesa saranno affiancate da autostrade percorribili dai più abbienti, a pedaggio certamente.

venerdì 18 gennaio 2008

"Fuori Dal Giro" di Matteo M. Gentilucci




Grazie all'irrinunciabile aiuto dell'amico Franz ho caricato su You Tube questo mio corto, girato lo scorso anno con la partecipazione e l'aiuto di alcuni miei cari amici, tutti accreditati.

Il film è un prodotto sperimentale, in esso ho azzardato alcune scelte tecniche ed estetiche abbastanza particolari, con molte citazioni alcune più evidenti di altre ed è supportato da una colonna sonora dai nomi a dir poco colossali.

Presto pubblicherò anche gli altri, almeno quelli che meritano di essere qui presentati e soprattutto annoverati tra i lavori marchiati Fragola Production.

venerdì 11 gennaio 2008

Sabato sera in TV


Sabato sera inizia, su raiuno, un programma dall'idea simpatica e interessante. I migliori anni ripercorrerà tutta la seconda metà del secolo scorso dal punto di vista dello spettacolo che ne fu protagonista. Avrò il piacere di parteciparvi come pubblico attivo, spero che tra moda, cinema, musica e televisione si possano rievocare nel modo migliore i segni lasciati nella nostra cultura dagli anni che ci precedono.

Per ora la cosa più interessante sembra essere lo scenografo.. ma se vi capita di stare a casa il tasto del telecomando è quello con scritto 1.
Gli articoli su ANSA, TVblog e Film.it

 

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